Green pass: cosa cambia dal 1° febbraio

Martina Angeloni1 Febbraio 2022
Green Pass
Green pass

Dal 1° febbraio vengono introdotte novità su durata e obbligo della certificazione verde. A partire da questa data la durata del green pass sarà nuovamente ridotta da 9 a 6 mesi. Il Governo sta pensando però di introdurre dei cambiamenti per coloro che hanno già ricevuto la terza dose: nelle prossime settimana il Consiglio dei Ministri dovrà discutere questa ipotesi e valutare un’eventuale proroga della validità del green pass rilasciato a chi ha ricevuto la dose booster. Questo perché le autorità sanitarie non hanno ancora preso decisioni su una possibile quarta dose, e molti cittadini, tra cui soprattutto medici e infermieri, che hanno ricevuto il booster, vedrebbero tra qualche settimana il loro green pass scaduto. L’ipotesi più accreditata è quella di un certificato vaccinale illimitato, ma appunto bisognerà attendere la decisione del Cdm. Al fine di sensibilizzare la popolazione circa la somministrazione della terza dose, il Ministero della Salute ha inviato nei giorni passati una mail a tutti i cittadini per ricordare la nuova durata del green pass e la necessità, per chi ancora non lo avesse fatto, di fare la dose booster. In più in diverse regioni sono stati promossi open day vaccinali senza prenotazione proprio per permettere a tutti di effettuare la terza dose e non rimanere così privi della certificazione verde. Dal 1° febbraio inoltre si allunga la lista di attività e servizi in cui sarà necessario mostrare il green pass: tabaccherie, uffici postali, banche, negozi queste sono le nuove attività in cui verrà richiesta la certificazione verde base. Rimangono perciò fuori dalla lista ipermercati, supermercati, mercati all’aperto e qualsiasi altro tipo di attività che vende in prevalenza prodotti alimentari e bevande, oltre a caserme e commissariati che rientrano nelle esigenze di sicurezza e giustizia. Per coloro che accederanno ai servizi in cui vige l’obbligo senza il possesso di certificazione verde, è prevista una sanzione che va dai 400 ai 1.000 euro. Questa sarà applicata anche al soggetto che all’interno dell’attività è venuto meno al controllo della validità della certificazione. Dal 1° febbraio scattano anche le sanzioni per gli over 50 non ancora vaccinati (non sono coinvolti coloro che sono esentati dalla somministrazione del vaccino per motivi di salute). Sarà l’Agenzia delle Entrate a irrogare le sanzioni una volta completata la lunga lista di non vaccinati ottenuta incrociando i dati della popolazione residente con quelli delle anagrafi vaccinali. Infine, dal 15 febbraio verrà introdotto l’obbligo del super green pass per i lavoratori pubblici e privati over 50, a meno che non siano esentati per motivi di salute, per accedere ai luoghi di lavoro. Chi non sarà in possesso di questa certificazione verrà considerato assente ingiustificato e andrà incontro alla sospensione dello stipendio. Chi invece verrà trovato al lavoro senza il super green pass incorrerà in una multa che va dai 600 ai 1.500 euro.

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