Giornata della Memoria: perché il 27 gennaio è importante?

Martina Angeloni27 Gennaio 2022
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(immagine presa dal web)

Il 27 gennaio è il giorno in cui  si commemora la Shoah,  una delle pagine più tristi e buie  della nostra storia: il genocidio del popolo ebreo ad opera del regime nazista. Una vicenda che ci accompagnerà sempre, una data da tenere bene impressa nel cuore e nella mente e che  abbiamo il dovere di  ricordare, questo è il significato della Giornata della Memoria descritto da Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.

Il 27 gennaio rappresenta un simbolo tanto di libertà quanto di oppressione e ricordarlo non significa solo impedire di relegare quanto accaduto in un angolo buio della coscienza collettiva, ma  tenere a mente quanti sono i passi in avanti fatti e quanti ancora dobbiamo farne. Non dobbiamo pensare che il genocidio degli ebrei, poiché avvenuto quasi ottanta anni fa, non ci tocchi e non ci riguardi. Sono ancora visibili i segni indelebili della storia, delle vittime, del male commesso. E il genocidio non ha riguardato solo il popolo ebreo: omosessuali, persone con disabilità, ‘’nemici politici’’, chiunque la pensasse in modo diverso o che non rientrasse negli standard imposti dal regime nazista veniva ucciso, massacrato. Primo Levi scrisse nelle prime pagine del suo celebre libro ‘’Se questo è un uomo’’: ‘’ […]Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati al fondo. Più giù di così non si può andare: condizione umana più misera non c’è, e non è pensabile. Nulla più è nostro’’. Ancora oggi, purtroppo, assistiamo a fenomeni di discriminazione che ci fanno riflettere su quanta strada  ancora dobbiamo fare. In molte parti del mondo ci sono popoli discriminati che vivono nel terrore, a cui viene negato il bene più prezioso: la libertà. “La mia libertà è la libertà di tutti e finché ci sarà anche solo una persona non libera, nessuno sarà veramente libero“.

Torno ancora a citare Primo Levi che nell’appendice a ‘’Se questo è un uomo’’ scrive: ‘’In tutte le parti del mondo, là dove si comincia col negare le libertà fondamentali dell’Uomo, e l’uguaglianza fra gli uomini, si va verso il sistema concentrazionario, ed è questa una strada su cui è difficile fermarsi’’. Allora non consideriamo la Giornata della Memoria semplicemente come il ricordo di un pezzo di storia, ma come la fine di una delle pagine più tristi e l’inizio di un nuovo capitolo, dove la ricerca di uguaglianza e di pari diritti deve essere un punto fermo di ogni Governo.

Perché è stato scelto il 27 gennaio?

76 anni fa le truppe sovietiche entravano ad Auschwitz, portando alla luce gli orrori commessi dalla dittatura nazista. La Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime della Shoah è stata ufficialmente istituita il 1° novembre 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il fine era quello di ricordare le milioni di vittime uccise nei campi di concentramento e allo stesso tempo esortare gli Stati membri a sviluppare programmi educativi per infondere la memoria della tragedia nelle generazioni future e impedire che si ripeta quanto accaduto.

In Italia il Giorno della Memoria è stato istituito cinque anni prima, con la legge del 20 luglio del 2000. Il Parlamento italiano scelse il 27 gennaio come data simbolo in cui si ricordano le leggi razziali approvate sotto il fascismo, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, tutti gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

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