Kinesiologia e medicina tradizionale cinese (Prima parte)

Informazione Commerciale24 Dicembre 2020

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Uno dei collegamenti più interessanti che si può trovare trattando la kinesiologia è quello con la medicina cinese.

La medicina cinese è un’affascinante stile di medicina tradizionale nata in un periodo tra i 1000 e 2000 anni a.C.

La Medicina Cinese si differenzia da quella occidentale per il suo approccio olistico in base al quale le disfunzioni fisiche sono correlate agli aspetti psichici e spirituali della persona che ne soffre. Ne deriva un preciso sistema di collegamenti, che fa uso di termini comeQi, yin e yang, Meridiani, 5 movimenti.

Per capire bene i collegamenti con la kinesiologia è importante però conoscere alcuni dei principi fondamentali su cui si basa l’antica filosofia.

In questo articolo incontro parleremo dello yin e lo yang e dei meridiani o canali energetici

La teoria dello yin e lo yang è probabilmente il concetto più importante della medicina cinese, rappresenta qualità opposte e complementari. Ogni oggetto o fenomeno può essere se stesso e il suo contrario. Lo yin e lo yang raffigurano la dualità, il rapporto con l’opposto, la polarità.

Il simbolo con cui viene identificato è quello del Tao o Taiji. Un cerchio in cui si trova una metà nera con un puntino bianco e l’altra metà bianca con un puntino nero (rassomiglia a due pesci attaccati). Il bianco e il nero rappresentano appunto gli opposti e i puntini di colore contrario stanno a significare che non esiste una polarità assoluta (solo bianco o solo nero), ma che all’interno di ognuna c’è una parte, anche minima, dell’altra.

Il Taiji rappresenta l’unità da cui l’essere umano deriva ma che sulla terra ha bisogno del suo contrario per identificarsi.

Il nero, lo yin, rappresenta il femminile, il basso, l’interno, lo scuro, il pesante, il negativo, il profondo, lo statico, il freddo, la luna.

Il bianco, lo yang, rappresenta il maschile, l’alto, l’esterno, il chiaro, il leggero, il positivo, il superficiale, il movimento, il caldo, il sole. Quindi, tornando al nostro simbolo, capiamo che non esiste il buio più assoluto perché all’interno ci sarà sempre un pò di chiaro, come non esiste il luminoso assoluto perché all’interno ci sarà sempre un pò di buio.

I cinesi dei tempi antichi erano contadini e vivendo all’aperto osservavano cosa succedeva in natura per estrapolare dei concetti da riportare all’individuo.

Nell’uomo, con le debite proporzioni, avverrebbero fenomeni “come nell’universo”, e le relazioni che regolano il controllo dei movimenti interni sarebbero strutturate su leggi di similitudine analoghe a quelle che reggono i grandi movimenti dei soffi a livello cosmico.

Per capire ancora meglio analizziamo lo yin e lo yang come due fasi di un movimento ciclico, il giorno è lo yang e la notte è lo yin.

Partiamo dall’inizio della giornata, dall’alba. In questa fase troviamo circa 50% tra luce e buio. La notte e la luna stanno trascorrendo e il sole lentamente prende il loro posto sempre più intensamente fino ad arrivare a mezzogiorno, dove c’è il massimo della luminosità e calore – massimo dello yang -. Con lo scorrere del tempo la luce cala e il buio sopravanza fino ad arrivare al tramonto dove siamo di nuovo al 50% di intensità. Osserviamo il calare del sole alternarsi al sorgere della luna, quindi il buio e il freddo sopravanzano fino alla mezzanotte, dove raggiungono il loro picco – massimo delloyin -.

Il ciclo continua con l’entrata della luce e la ripartenza di una nuova giornata.

Tenendo a mente tale concetto possiamo riportarlo anche alle stagioni, l’estate è il massimo dello yang, quindi molto caldo e molta luce, l’inverno è il massimo dello yin, molto freddo e buio. Le stagioni di passaggio sono la primavera, crescita dello yang e l’autunno crescita dello yin.

In riferimento a questo possiamo associare i punti cardinali, il sud è yange, corrisponde all’estate, il nord è yine, coincide con l’inverno, l’est è crescita dello yang coincide con la primavera, l’ovest crescita dello yin corrisponde all’autunno.

Ancora, il cielo ha caratteristiche più yang mentre la terra le ha più yin.

Possiamo associare tale concetto anche alla struttura del corpo, la parte alta, la testa, è yang, la parte bassa, i piedi, sono yin. Il retro del corpo è yang, il davanti è yin, la superficie del corpo è yang, la parte interna è yin, e così via.

Lo yin e lo yang sottostanno a diverse leggi, le più importanti sono:

La legge dell’opposizione: lo yin è il contrario dello yang e viceversa. Se aumenta l’uno per forza deve calare l’altro, c’è un’alternanza. Non possono aumentare lo yin e lo yang contemporaneamente. Non può aumentare la luce e nello stesso tempo essere buio oppure, non possono aumentare il caldo e il freddo insieme. Se aumenta l’uno per forza deve calare l’altro.

La legge dell’interdipendenza: lo yin e lo yang sono opposti e complementari, uno non può esistere senza l’altro.

Lo yin sta all’interno e nutre loyang, lo yang sta all’esterno protegge e muove lo yin. Se uno yin non ha uno yang che lo mobilizza tende a ristagnare, a concentrarsi in basso. Se uno yang non ha yin a cui aggrapparsi si disperde eccessivamente.

Per esempio, una persona molto creativa (yang) tende a disperdersi ad essere poco concreta, ha bisogno al suo fianco di una persona yin più logica e radicata che le riordini le cose e la aiuti a concretizzare. Oppure una persona molto logica (yin) tende a non mettere in pratica le sue capacità perché protende a ristagnare e rimanere ferma, quindi ha bisogno di un impulso yang (creativo) che l’aiuti ad uscire e a trovare delle idee nuove e alternative.

Un altro aspetto molto importante, forse il più importante, da associare allo yin e lo yang sono gli organi interni.

Gli organi vitali, pieni e pesanti (Zang), sono yin. Tra questi troviamo fegato, reni, polmoni, milza e cuore (è cavo però è sempre pieno di sangue)

Gli organi o visceri cavi(Fu) sono yang. Troviamo stomaco, intestino tenue, intestino crasso, vescica urinaria e vescica biliare.

Il collegamento e l’importanza di questi ultimi con la kinesiologia la affronteremo nel prossimo articolo quando parleremo dei meridiani energetici.

Un caro saluto e buone feste a tutti voi!

Luca Castrichella

Kinesiologo specializzato

www.lckinesiologia.it

mail@lckinesiologia.it

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