Qualche settimana fa, venute meno le restrizioni imposte dalla pandemia a livello nazionale, hanno finalmente riaperto al pubblico cinema e teatri. Così, senza perder tempo, sono tornata a godermi uno spettacolo con un’allegria e un entusiasmo che non provavo da tempo. Il teatro mi è sembrato bello come non mai, un luogo magico, fonte d’ispirazione e riflessione. Ricordo di essermi guardata attorno stupita ed emozionata e di aver pensato che è proprio vero che le cose si apprezzano quando non le si ha più. Seduto accanto non avevo nessuno, ( era ancora il periodo in cui bisognava rispettare il distanziamento,) ma, ad essere sincera, non mi sarebbe nemmeno dispiaciuta la vicinanza di uno sconosciuto, pur di sentire vicino l‘alito di un essere umano. La sera, nel tornare a casa, ero carica di energia positiva. Quella sera stessa, senza badare a spese, ho acquistato on line un carnet di biglietti per varie rappresentazioni teatrali, determinata a cambiare passo e a ricominciare a vivere.
Insomma, tutto questo per dirvi che ho sofferto di solitudine e che sento forte l’esigenza di socialità, proprio come ognuno di voi. Tutti abbiamo bisogno di tutti. L’uomo non è forse un animale sociale? Un’emozione simile l’ho provata lo scorso luglio, quando, dopo mesi di isolamento forzato, mi sono ritrovata in vacanza con un gruppo di persone che conoscevo appena e con le quali ho condiviso momenti indimenticabili e stretto allo stesso tempo una bella amicizia.
Ora ci auguriamo che le notizie di questi giorni che registrano un aumento dei contagi non inducano a introdurre nuove e insopportabili misure restrittive. La terza dose, pare, sia necessaria per tutti. Facciamo quindi appello al senso di responsabilità di ognuno per frenare quest’altra ondata di contagi, provando a mantenere, per quanto sia possibile, un clima di quotidiana normalità e godere delle piccole libertà appena ritrovate, che danno senso e leggerezza alla nostra vita.