L’Accademia Italiana della Cucina premia in Sicilia la “cucina eccellente” dello chef Pietro D’Agostino “nei suoi piatti fantasia e rispetto per l’ambiente e la cultura”
L’Accademia Italiana della Cucina, fondata nel 1953 a Milano da Orio Vergani e dal 2003 anche Istituzione Culturale della Repubblica Italiana, ha conferito all’unanimità il più alto e antico riconoscimento, il diploma di “cucina eccellente” allo chef taorminese Pietro D’agostino, patron del ristorante stellato La Capinera. Pietro D’Agostino è tra i pochissimi maestri ristoratori della provincia di Messina ad essere stato insignito del riconoscimento. Il primo, oltre 40 anni fa, fu Alberto Sardella, titolare del ristorante Sporting di Messina e seguito, qualche anno più tardi, da Franco Marzini di Villa Marchese a Milazzo. “Ci siamo fermati per quasi 30 anni – ha sottolineato Francesco Trimarchi, delegato di Messina dell’Accademia Italiana – ma riteniamo che oggi ci siano due realtà importanti nella nostra provincia che meritano di stare tra i migliori del panorama nazionale: Martina Caruso del Signum di Salina alle Isole Eolie, e Pietro D’Agostino di Taormina”.
“Questo premio prestigioso è per me un motivo di particolare orgoglio – ha detto lo chef D’Agostino – La mia cucina è uno still life della Sicilia: solare, fresca ricca di tradizione, ma moderna. Creatività, memoria e territorio sono gli ingredienti principali che valorizzo nei miei piatti, un approccio che trova riscontro nei menu creati nel rispetto delle stagioni”. Lui stesso ha scelto di vivere in campagna, dove coltiva il suo orto, per pura passione.
Ai fornelli, arrivano le primizie coltivate in ogni angolo della Sicilia, grazie a rapporti di collaborazione con i produttori locali. “Si potrebbe ancora percorrere in lungo e in largo una straordinaria e generosa regione come la Sicilia”, ha commentato lo chef.