È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, dopo aver ricevuto il via libera definitivo dal Senato il 29 dicembre 2022.
Vediamo quali sono le principali misure e gli aiuti previsti per imprese, lavoratori e famiglie.
Sono stati destinati oltre 21 miliardi di euro al pacchetto di misure contro il caro energia:
Per il primo trimestre del 2023 è stata confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette; è stato poi rifinanziato il credito d’imposta per le piccole imprese e per le attività commerciali e di ristorazione che dal 30% passa al 35% e per le imprese energivore e gasivore che dal 40% sale al 45%.
Nel 2023 l’aliquota IVA scende al 10% per i pellet e al 5% per consumi associati al teleriscaldamento. Inoltre, è stata prorogata per il primo trimestre del 2023 la riduzione dell’aliquota iva al 5% per le somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano.
Sono stati stanziati 2 miliardi di euro per l’anno corrente al comparto sanità e 1 miliardo di euro per gli enti territoriali.
Tra gli aiuti per le famiglie troviamo il bonus sociale bollette, riconfermato con un innalzamento della soglia Isee a 15 mila euro.
Tra le misure in vigore dal 2023 vediamo una riduzione dell’iva al 5% sui prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile. È stato inoltre istituito un fondo di 500 milioni di euro per la realizzazione di una carta risparmio spesa per l’acquisto di beni di prima necessità. La carta sarà gestita dai singoli Comuni ed è indirizzata ai redditi fino a 15 mila euro. Questa potrà essere utilizzata presso i punti vendita che aderiscono all’iniziativa.
Assegno unico per le famiglie: previsto l’incremento del 50% per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per quelle con tre o più figli di età compresa tra uno e tre anni, con Isee fino a 40 mila euro. È previsto anche un aumento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con quattro o più figli e sono state riconfermate le maggiorazioni per le famiglie con a carico figli con disabilità.
In materia di congedo parentale è stato deciso di aggiungere un mese in più di congedo facoltativo. Questo potrà essere utilizzato da uno solo dei due genitori fino al sesto anno di vita del figlio e verrà retribuito all’80%.
Anche per il 2023 è stata riconfermata l’agevolazione rivolta agli under 36 per l’acquisto della prima casa.
Parlando di mutui ipotecari, è stata ripristinata la norma del 2012 che permette di trasformare i mutui ipotecari da tasso variabile a tasso fisso. Ne possono beneficiare gli Isee fino a 35 mila euro, con un tetto massimo del mutuo di 200 mila euro per l’acquisto della prima casa.
Viene prorogata al 2023 la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici green, con un innalzamento del tetto massimo a 8 mila euro.
Anche il bonus psicologo viene rimodulato con un ampliamento della platea di beneficiari. Il bonus sale a 1.500 euro e potranno accedervi gli Isee fino a 50 mila euro.
È stato rivisto il bonus di 500 euro per i 18enni: dal 2023 vengono istituite la carta della cultura giovani e la carta di merito. La prima è destinata ai residenti appartenenti a nuclei familiari con Isee fino a 35 mila euro ed è utilizzabile nel diciannovesimo anno di età, mentre la seconda è rivolta ai giovani che entro i 19 anni abbiano conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore con una votazione di almeno 100 centesimi.
Dal 1° gennaio 2023 il superbonus 110 viene rimodulato e l’aliquota scende al 90%.
Taglio del cuneo fiscale per il 2023: è stato incrementato al 2% per i redditi fino a 35 mila euro e al 3% per i redditi fino a 25 mila euro l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori per i rapporti di lavoro dipendente.
La legge di Bilancio ha introdotto per questo nuovo anno una flat tax incrementale destinata, come si legge nel testo a “i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, diversi da quelli che applicano il regime forfettario”.
Incrementate le risorse del Fondo per il sostegno economico temporaneo a favore dei lavoratori iscritti nel Fondo pensione lavoratori dello spettacolo. L’aumento delle risorse ammonta a 60 milioni di euro per il 2023, 6 milioni di euro per il 2024 e 8 milioni di euro per il 2025.
Per quanto riguarda le pensioni il nuovo Governo ha deciso di sperimentare per l’anno 2023 il pensionamento anticipato a 62 anni d’età e con 41 anni di contributi. Per chi decide di restare a lavoro è previsto il trasferimento in busta paga di circa il 10% della quota contributiva che dovrebbe essere destinata all’ente previdenziale.
È stato prorogato al 2023 l’Anticipo Pensionistico Sociale. La legge di bilancio 2023 prevede inoltre una rivisitazione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023-2024, con sette fasce di rivalutazione in base all’importo del trattamento pensionistico. È infine previsto per l’anno corrente l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75.
“Opzione Donna”: è stata prorogata per il 2023 la possibilità di accedere al trattamento pensionistico per le lavoratrici che hanno almeno 60 anni d’età e che, entro il 31 dicembre 2022, hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni. Possono accedere al trattamento pensionistico le donne che rientrano in una di queste categorie: caregivers, donne con invalidità pari o superiore al 74%, lavoratrici licenziate e dipendenti di aziende per le quali è attivo un tavolo di crisi.
È previsto l’esonero totale, nel limite di 8 mila euro, per le assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato fino al 31 dicembre 2023 di beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Un’analoga agevolazione varrà per l’assunzione di personale femminile e di giovani under 36. È stato poi esteso per tutto il nuovo anno l’esonero del 100% dal versamento dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’IVS per le nuove iscrizioni di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con età inferiore a quarant’anni.
Fino al 31 marzo 2023 è stato prorogato lo smart working per i lavoratori fragili, siano essi dipendenti pubblici o privati.
Fino al 31 dicembre 2023 la misura del reddito di cittadinanza sarà riconosciuta per massimo 7 mensilità, ad eccezione dei nuclei familiari in cui vi sono persone con disabilità, minorenni o persone over 60. I beneficiari di reddito di cittadinanza dovranno essere inseriti, per un periodo di sei mesi, in corsi di formazione o riqualificazione professionale. In caso di mancata frequenza del corso, il diritto al beneficio decade. Per coloro che beneficiano del reddito di cittadinanza, appartengono alla fascia d’età tra i 18 e i 29 anni e non hanno adempiuto all’obbligo di istruzione, l’erogazione del beneficio sarà subordinata all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione per adempiere a tale obbligo. Infine, il beneficio decade anche qualora si rifiuti la prima offerta di lavoro. Dal 1° gennaio 2024 il reddito di cittadinanza sarà abrogato per lasciare spazio a una più organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e all’inclusione attiva, a cui si affiancherà l’istituzione di un apposito Fondo.
Viene istituito il Fondo per la sperimentazione del reddito alimentare, con la dotazione di 1,5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 2 milioni di euro per il 2024. L’obiettivo del fondo è quello appunto di sperimentare la misura del reddito alimentare per contrastare lo spreco e la povertà alimentare, mediante l’erogazione ai soggetti in povertà assoluta di pacchi alimentari contenenti l’invenduto della distribuzione alimentare. Sarà un decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali a definire le modalità attuative della misura e i beneficiari.
Previsto per il 2023 anche l’istituzione del Fondo per le periferie inclusive e il Fondo per accrescere il livello professionale nel turismo, oltre allo stanziamento di nuove risorse per il Fondo sociale per occupazione e formazione, per il Fondo per la crescita sostenibile e per il Fondo di garanzia PMI.
Tra le misure a favore delle imprese ci sono anche la proroga del bonus Ipo per favorire la quotazione delle PMI in borsa e il rifinanziamento dei contratti di sviluppo nei settori industria e turismo per gli anni 2023-2027.
Per quanto riguarda invece le misure indirizzate al sud Italia, sono state prorogate al 2023 le agevolazioni sugli investimenti effettuati nel Mezzogiorno, nelle zone economiche speciali e nelle zone logistiche semplificate.
Dal 1° gennaio 2023 il tetto al contante viene innalzato a 5.000 euro. È stato poi istituito un tavolo per valutare delle soluzioni che abbattano l’incidenza dei costi sulle transazioni elettroniche fino a 30 euro per gli esercenti con fatturato non superiore a 400 mila euro.
In materia di cartelle esattoriali, a partire dal 31 marzo 2023 verranno cancellate le cartelle fino al 2015 con importo inferiore a mille euro. Ci sarà anche una rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022, senza l’aggravio di sanzioni, per coloro che a causa di difficoltà economiche non hanno versato le tasse.