Lizz Truss, che il 6 settembre era stata nominata nuova Premier del Regno Unito, il 20 ottobre ha presentato le sue dimissioni, dopo 45 giorni di governo, il mandato più breve della storia inglese. Il Regno Unito è così caduto in una profonda crisi di governo, con un’opposizione unita che chiedeva le elezioni anticipate e un Partito Conservatore che ha tentato di resistere tirando fuori un nuovo Primo Ministro, il terzo nel giro di circa tre mesi. Nel suo ultimo discorso a Downing Street il 20 ottobre, Lizz Truss ha detto: “Sono entrata in carica in un momento di grande instabilità economica e internazionale. Le famiglie e le imprese erano preoccupate per le bollette da pagare. La guerra di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza di tutto il continente e il nostro paese è stato ostacolato per troppo tempo dalla bassa crescita economica. Sono stata eletta dal Partito Conservatore con il mandato di cambiare questa situazione e abbiamo mantenuto le promesse sulle bollette e sul taglio del costo della previdenza. Abbiamo sviluppato la visione di un’economia con imposte basse e crescita alta per sfruttare le libertà che ci ha dato la Brexit. Tuttavia, mi rendo conto che, data la situazione, non posso eseguire il mandato per cui sono stata eletta dal Partito Conservatore. Per questa ragione, ho parlato con Sua Maestà il Re e gli ho notificato le mie dimissioni da leader del Partito Conservatore”. Dopo la morte della regina Elisabetta e il periodo di lutto pubblico, il mandato della Truss ha mostrato sin da subito i primi segni di cedimento; infatti già il 14 ottobre erano arrivate le dimissioni del Cancelliere dello Scacchiere Kwasi Kwarteng, seguite poi da quelle del Ministro dell’Interno Suella Braveman. Dopo le dimissioni della Truss, le previsioni già vedevano un nome in testa a tutti come possibile nuovo Premier, quello di Rishi Sunak che, senza avversari a correre con lui, il 25 ottobre è stato nominato nuovo leader del Partito Conservatore e Primo Ministro del Regno Unito.
Rishi Sunak, ex Cancelliere dello Scacchiere, è il primo capo del governo di origini indiane e il primo premier nominato da Re Carlo III, salito al trono l’8 settembre, dopo la morte della regina Elisabetta II. Nel primo discorso al numero 10 di Downing Street, il neo Primo Ministro ha affermato: “È il più grande privilegio della mia vita poter servire il partito che amo e restituire qualcosa al paese al quale devo così tanto. Sono appena stato a Buckingham Palace e ho accettato l’invito di Sua Maestà il Re a formare un nuovo governo in suo nome. È giusto spiegare perché sono qui come vostro nuovo Primo Ministro. In questo momento il nostro paese sta affrontando una profonda crisi economica. Voglio rendere omaggio a chi mi ha preceduto: LizzTruss, non aveva torto nel volere la crescita in questo paese, ma alcuni errori sono stati commessi e io sono stato eletto come leader del Partito Conservatore e come Primo Ministro in parte per correggerli. Sarò sempre grato a Boris Johnson per il suo incredibile successo come Primo Ministro e faccio tesoro del suo calore e della sua generosità di spirito. So che sarebbe d’accordo con me sul fatto che il mandato che il mio partito ha ottenuto nel 2019 non è proprietà dell’anima di nessun individuo, è un mandato che appartiene e unisce tutti noi. Manterrò le sue promesse, un servizio sanitario più forte, scuole migliori, strade più sicure, controllo dei nostri confini, costruzione di un’economia che coglie le opportunità della Brexit in cui le imprese investono, innovano e creano posti di lavoro”. La promessa di Sunak è di lavorare giorno dopo giorno per ridare unità e stabilità al Regno Unito e al Partito Conservatore, sottolineando che il governo che guiderà non lascerà la prossima generazione con un debito da saldare. Così tra crisi economica, divisioni interne, crisi internazionale e lacerazioni sociali RishiSunak inizia il suo mandato.