La sentinella della città di Velletri, la Torre del Trivio, torna finalmente a risplendere

Redazione12 Dicembre 2021
Foto di Damiano Papacci 02

Eretta nel 1353 e realizzata dai Magistri Comacini con la funzione di campanile della chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, la torre è decorata da doppie bifore su tre piani e da una serie di monofore nel piano più elevato, e conserva al suo interno le campane in bronzo che furono sostituite a quelle originali durante il restauro della chiesa avvenuto nel 1622 da parte dell’Architetto Carlo Maderno, quando si decise di scorporarla dall’edificio per renderla autonoma.

Fino al 1930 era presente anche un orologio, mentre alcune finestre furono chiuse nel XVI secolo. Questa Torre è stata colpita per ben due volte da un fulmine, nel 1731 e nel 1872, ed è sopravvissuta ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale avvenuti nel 1944, quando fu distrutta una meridiana aggiunta dopo l’ultimo fulmine.

Dopo un anno di progettazione e prove sul campo sabato 04 dicembre 2021 si è svolta l’inaugurazione della nuova illuminazione della Torre del Trivio, in presenza del Sindaco della Città di Velletri, Orlando Pocci.

Da sin. Mauro Leoni, Orlando Pocci e Federico Ognibene

Il progetto illuminotecnico è stato curato dall’Arch. Giorgio Della Longa, il quale ha anche curato i rapporti con la Soprintendenza, e dal Prof. Federico Ognibene, CEO di ILM Lighting, che ha inoltre progettato tutti i sistemi di illuminazione della Torre e coordinato tutte le fasi realizzazione del nuovo impianto di illuminazione.

Tutti gli apparecchi di illuminazione sono prodotti nel tecnologico stabilimento di ILM Lighting a Velletri, nel cuore delle campagne dei Castelli Romani, dove l’azienda sviluppa da decenni sistemi di illuminazione che sono impiegati in tutte le parti del mondo, dal Palazzo del Quirinale alla Camera dei deputati, da patrimoni Unesco come la Basilica di San Francesco d’Assisi ad eventi mondiali come le Olimpiadi di Atlanta, Pechino, Rio de Janeiro e Pyeongchang.

L’impianto di illuminazione della Torre è stato concepito per dare risalto in maniera morbida alle facciate e per evidenziare le geometrie esterne delle bifore e monofore, dando così tridimensionalità alla struttura.

Le facciate sono state illuminate impiegando luce bianca con temperatura di colore “calda” (bianco 3000K), mentre le bifore e monofore sono state illuminate impiegando una luce bianca con temperatura di colore “caldissima” (bianco 2700K).

La luce delle facciate:

Per ottenere una luce morbida Federico Ognibene ha progettato dei proiettori circolari che emettono un fascio di luce strettissimo con geometria ottica ellittica, che illuminano la slanciata struttura verticale della torre orientando il fascio degli apparecchi in maniera longitudinale direttamente sulle facciate.

La luce delle bifore:

Per evitare un appiattimento generale della luce della torre, l’illuminazione delle bifore avviene tramite apparecchi lineari posti sul piano in declivio all’esterno delle finestre, che grazie a delle speciali ottiche asimmetriche (che spostano l’emissione perpendicolare della luce fino a farla diventare laterale), illuminano in radenza i muri delle bifore e riempiono la colonna centrale delle stesse.

La luce delle campane e dell’ultimo piano:

La coppia di campane del terzo piano è illuminata dall’interno della torre per mezzo di apparecchi lineari ad alto flusso luminoso con ottica lenticolare (ottica medio/stretta) posti sotto le finestre, i quali emettono una luce con temperatura di colore “naturale” (bianco 4000K), che fanno risaltare il bronzo delle campane.
L’ultimo piano è illuminato internamente con apparecchi lineari ad alto flusso luminoso con ottica flood (ottica larga) posti anch’essi sotto le finestre e direzionate verso il tetto in legno della torre, i quali emettono una luce con temperatura di colore “caldissima” (bianco 2700K).

La luce della Madonna Addolorata:

Alla base della torre vi è l’edicola della Madonna più antica del centro storico, denominata la Madonna Addolorata, anch’essa oggetto di intervento ed illuminata frontalmente da un microproiettore circolare con ottica molto stretta
(e a luce “calda” bianco 3000K) che evidenzia in maniera discreta il pregio dell’icona Mariana.

Federico Ognibene

Il commento di Federico Ognibene, CEO di ILM Lighting:

“Siamo tutti soddisfatti di questa nuova illuminazione; considerando il contesto in cui abbiamo lavorato, cioè l’architettura della torre e le sue criticità strutturali, non è stato possibile migliorare ulteriormente un effetto che è già sicuramente gradevole. Mi hanno fatto molto piacere i commenti positivi da parte dei cittadini che hanno apprezzato il nostro lavoro e mi ha stupito l’amore della comunità nei confronti della Torre. Sono molto felice di aver collaborato con l’Amministrazione per concludere questo progetto e spero che la buona riuscita dell’iniziativa possa aprire la strada ad altre professionalità e ad altri progetti utili per valorizzare i nostri monumenti e le nostre eccellenze.”

A proposito di Federico Ognibene:

Docente di Lighting Design per l’accademia Italiana di Arte Moda Design di Roma e partner tecnico e docente ospite del Master in Lighting Design dell’Università La Sapienza di Roma, Federico Ognibene progetta da più di venti anni soluzioni illuminotecniche impiegate su progetti complessi ed affascinanti, progettando e realizzando integralmente nei propri stabilimenti apparecchi di illuminazione che sono stati installati letteralmente in tutte le parti del mondo, dalle Olimpiadi di Atlanta 1996, di Pechino 2008, di Rio De Janeiro 2016 o di Pyeongchang 2018, alle residenze Reali del Bahrain, passando per grandi programmi televisivi Italiani come tante edizioni del Festival di Sanremo o tanti programmi del Sabato sera di RAI Uno, fino ad arrivare a Patrimoni UNESCO di inestimabile valore come la Basilica di San Francesco ad Assisi o, a supporto del Master in Lighting Design dell’Università La Sapienza di Roma, sviluppare le linee guida per la nuova progettazione illuminotecnica del Colosseo.

Campione del Mondo 2014 assieme all’Università Roma Tre con il Team RhOME For DenCity al Solar Decathlon – per cui si è occupato di progettare e realizzare tutti i sistemi di illuminazione della casa – fa tesoro della sua competenza in tutti i campi della progettazione della luce e cerca di trasmetterla alle nuove generazioni appassionate al mondo del Lighting, partecipando a numerosi Workshop e tenendo lezioni universitarie.

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