Il Bacio Negato

Il Bacio, un plaisir d’amour sempre e comunque, che sia fraterno, paterno, materno, conviviale, affettuoso, amicale, coniugale o semplicemente un segno di pace. Per Edmond Rostand “il Bacio è un apostrofo rosa tra le parole t’amo” .
Purtroppo ora è proibito, come sono proibite tantissime altre cose.
Ma, in tempo di Corona Virus e quarantene varie, che cosa ci manca di più? Forse le carezze, i teneri abbracci, i baci appassionati? Penso proprio di si, almeno per me, con quel che la parola “Bacio”, dal verbo greco “Baskaino”, comporta.
Sussurri, palpiti, malie, eros, fascinazioni, empatia e tutto ciò che ci fa sentire amati e desiderati. Come diceva il poeta B.Shelley “L’anima incontra l’anima sulle labbra degli amanti”, forse seguendo un’antica credenza indiana, vecchia di 2000 anni Avanti Cristo, secondo cui nel bacio si congiungono le anime. Un gesto d’amore che per noi indica passione, sentimento, unione, praticato sin dalla preistoria, quando Lucy nutriva i suoi piccoli bocca a bocca. Un interscambio di ormoni e feromoni che hanno generato e perpetuato la vita.
Anche la celebre canzone di Prince titola Kiss: “My love will be your food” “Il mio amore sarà il tuo nutrimento”. Una linfa vitale che si perpetua nel tempo con modi e usanze le più fantasiose, dagli Echimesi che si baciano strofinandosi calorosamente il naso, ai malesi e ai polinesiani che scambiano l’odore dei propri corpi. In Cina invece anticamente ci si baciava accostando il naso alle guance soffiando leggermente per far arrivare il proprio profumo. I modi sono tanti, ma il risultato è lo stesso: attrazione, passione, empatia, legame. Anche per questo i baci e gli amplessi hanno firmato i più celebri romanzi d’amore, le opere d’arte immortali e i film più gettonati. Penso all’affresco rinvenuto ad Ercolano del Fauno che bacia la Baccante, o al mito narrato da Apuleio e immortalato dallo scultore neoclassico Antonio Canova in cui Amore, figlio di Venere, risveglia la sua amata Psiche con un bacio. Per non parlare del primo bacio in celluloide del 1896, “The Kiss” o dell’altrettanto celebre bacio di Vivien Leigh e Clark Gable in “Via col vento”. Si potrebbe continuare all’infinito, ci aiuta a sognare e a sperare che presto questo brutto momento finirà e la voglia di vivere trionferà sul male.

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