Green Pass, ecco cosa cambia da oggi

Martina Angeloni1 Settembre 2021
green pass

Da oggi,  primo settembre il nostro Paese ha aggiunto un ulteriore tassello alle  norme già esistenti per il contenimento dei contagi:  il Green Pass è ora  obbligatorio anche per trasporti, scuola e università.

Vediamo quali sono le regole specifiche per ciascun ambito.

Green Pass obbligatorio sui treni (ma non in quelli regionali)

  – Sui treni ad alta velocità, Trenitalia o Italo e sugli Intercity, è obbligatorio mostrare il Green Pass, la cui validità sarà verificata dai controllori. Non servirà invece per i treni regionali, anche se questi viaggiano tra due Regioni diverse.

La capienza dei treni sarà all’80%, tranne per quelli Italo di Ntv che potranno viaggiare al massimo della capienza in quanto dotati di particolari filtri, quelli Hepa, della tipologia che viene impiegata anche sugli aerei, che garantiscono un continuo ricambio dell’aria.

Non sarà invece necessaria la certificazione verde per i mezzi del trasporto pubblico locale, come i tram o la metropolitana.

 Le persone sprovviste di certificazione verde non potranno salire sul treno o saranno obbligate a scendere alla prima stazione utile.

Cosa cambia per navi e traghetti

 Anche per navi e traghetti il regolamento è lo stesso, vige l’obbligo del Green Pass e la capienza massima stabilita è l’80%. Unica eccezione saranno quelli che viaggiano tra Sicilia e Calabria attraverso lo Stretto di Messina, per cui non servirà la Certificazione verde. In generale, se un traghetto collega due luoghi appartenenti alla stessa Regione, non sarà necessario avere il Green Pass.

Cosa cambia per chi viaggia in aereo

– Per quanto riguarda gli aerei, oltre ai voli internazionali, bisognerà esibire il certificato verde anche per le tratte nazionali. Dal momento che i filtri utilizzati per filtrare l’aria sono quelli che garantiscono un continuo ricambio, la capienza massima consentita è al 100%. Bisognerà sempre, come sui treni, indossare la mascherina chirurgica o la Ffp2.

Sono state stabilite nuove regole di accesso anche per seggiovie, cabinovie e funivie. Al momento per queste ultime due la capienza è del 50%, mentre per le seggiovie la capienza massima raggiunge il 100% con l’obbligo di indossare la mascherina.

Autobus e Metro

Per ora i trasporti pubblici locali, come metro, tram, autobus e treni regionali, sono esenti dall’obbligo del Green Pass ma, come ha ribadito il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità, resta importante l’osservazione delle norme anti covid di base, come l’obbligo della mascherina, la presenza di dispenser per igienizzare le mani e la regolare sanificazione degli ambienti. Per questo tipo di trasporti in zona bianca e in zona gialla la capienza massima è fissata all’80%. Per gli autobus sarà obbligatorio il Green Pass nel caso in cui il mezzo svolga un servizio “in modo continuativo o periodico su un percorso che collega Regioni diverse“. Per i trasporti, come per qualsiasi altro ambiente, sono esenti dall’esibizione del Green Pass i minori di 12 anni, a cui ancora non è stata aperta la campagna vaccinale, ed i soggetti che per motivi di salute accertati non possono sottoporsi alla somministrazione del vaccino anti-covid.

Scuola

Le novità più importanti vengono però dalla scuola. A breve comincerà un nuovo anno scolastico e milioni di alunni torneranno a sedersi tra i banchi, questa volta con qualche certezza e sicurezza in più. Per tutto il personale scolastico italiano sarà consentito accedere agli edifici solamente se in possesso di certificazione verde.  Coloro che non rispetteranno il regolamento non potranno accedere alle strutture scolastiche e verranno considerati in assenza ingiustificata. Dopo cinque giorni di assenza i rapporti lavorativi verranno sospesi. Agli studenti non verrà invece richiesto il Green Pass, potranno tornare a fare lezione in presenza tenendo la mascherina e monitorando che nessun alunno entri in aula con una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi.

Un pò diverse sono le cose per gli atenei, qui sia i professori sia gli studenti universitari potranno accedere alle strutture, sia per le lezioni sia per gli esami, tramite l’esibizione del Green Pass.

Anche in questi casi esistono delle esenzioni per membri del personale scolastico e per studenti universitari che, attraverso idonea certificazione medica, dimostrino di non poter effettuare il vaccino.

Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare modifiche anche sulla validità del Green Pass. Al momento, per chi ha concluso il ciclo vaccinale, il certificato ha scadenza dopo nove mesi. Presto il Comitato tecnico scientifico potrebbe estenderne la validità fino a dodici mesi, richiesta portata avanti soprattutto da medici e infermieri italiani. La stragrande maggioranza del personale sanitario italiano infatti ha ricevuto la prima e seconda dose nel corso dei primi mesi del 2021 e perciò ora, se non dovesse essere estesa la validità del Green Pass, si troverebbero scoperti. Posticiparne la scadenza significherebbe far lavorare medici ed infermieri con maggior ‘’tranquillità’’, per prepararsi oltretutto ad una possibile terza dose da dover somministrare ad anziani e ai soggetti fragili.

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