Dal palco del Festival di Venezia Roberto Benigni ha ringraziato la moglie con testuali parole: “ Se nel lavoro qualche volta ho preso il volo è grazie a te, al tuo talento, al tuo mistero, al tuo fascino, alla tua bellezza, alla tua femminilità, al fatto di essere donna. Se qualcosa di bello e buono ho fatto nella mia vita è stato sempre attraversato dalla tua luce…».
Queste belle parole, che tutte vorremmo ci fossero indirizzate, offrono uno spunto per riflettere sull’importanza della gratitudine all’interno della coppia. La gratitudine, come scrive Annalisa Mondella su Donna Moderna, contiene in sè il principio attivo in grado di curare tante unioni dal lento logorio cui sembrano inevitabilmente destinate.
In effetti, come si fa a non attribuire al grazie, parola che spesso si fa fatica a pronunciare, quel valore enorme che effettivamente ha? In generale, quanti di noi, ad esempio, ringraziano la commessa di un supermercato dopo aver ricevuto il resto e lo scontrino? O quanti di noi ringraziano un amico dopo aver ricevuto un favore? O nostra madre, dopo l’ennesima camicia stirata? Il fatto è che, nella maggior parte dei casi, pare che tutto ci sia dovuto, dimenticando la più semplice e la più magica delle parole: grazie.
In particolare, all’interno delle dinamiche della vita di coppia la gratitudine assume un significato esistenziale: è prima di tutto riconoscimento della persona amata. Un grazie vale molto di più di quello che dice. Dà valore e senso alle inevitabili rinunce e sacrifici personali a favore della famiglia, aiuta a rimarginare le ferite, se purtroppo ci sono, ad andare avanti nonostante le cadute lungo il percorso della vita di coppia, che si sa, non è sempre rose e fiori. Sentirsi dire grazie e dire a tua volta grazie, è necessario alla mente e al cuore. Significa avere l’onestà intellettuale di riconoscere che nulla è scontato, che non si è dato tanto o, molto spesso, tutto per niente. Che se forse l’amore e la passione in una coppia che pure s’era tanto amata sono un pò sbiadite (si sa che il tempo logora anche le cime), resta ancora una possibilità, quella di dire grazie, amore mio oppure ex amore mio, che pur si voglia dire. Comunque sia, un grazie aiuta a trovare un senso in quello che si fa o si è fatto. E forse, a volte, può bastare un grazie per ricominciare un discorso interrotto.