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Un cammino durato 140 anni attraverso 6 generazioni della famiglia e parecchi capitoli della storia dell’industria italiana; basti pensare che il logo aziendale, voluto nel 1923 da Napoleone Bertazzoni per identificare le produzioni del brand, è uno dei marchi registrati più antichi in Italia. Ma questo non è che uno dei record di questa azienda che già arrivando alla sesta generazione familiare segna un traguardo più unico che raro.
Nata a Guastalla (RE) nel 1882, la Bertazzoni Spa inizia la produzione come fabbrica artigianale di bilance di precisione ma nel 1907 farà la prima scelta rivoluzionaria, convertendo la produzione sulle cucine, allora praticamente sconosciute nelle case, dove regnava sovrano il camino, unico titolare della funzione di riscaldamento domestico, di riscaldamento dell’acqua e della cottura del cibo.
La cucina integrata di Bertazzoni ebbe un successo grandissimo perché cambiò gli usi e le abitudini delle famiglie, inducendo l’azienda a convertire, nel 1909, la produzione da artigianale a industriale, non senza un grande sforzo economico.
Dopo la seconda guerra mondiale arriva il gas e le cucine iniziano a funzionare con questo elemento. In questo periodo, inoltre, si iniziano a valorizzare l’immagine e il design come valori del Made in Italy e Bertazzoni prosegue il percorso di crescita al passo con i tempi, producendo cucine che oltre ad essere funzionali e affidabili, sono sempre più belle esteticamente.
Negli anni ’60, con l’invenzione dei container, il trisavolo Francesco Bertazzoni inizia a guardare oltre confine e avvia il commercio con l’estero. Dal bacino del Mediterraneo Bertazzoni si espande fino all’Asia che tutt’oggi è uno dei suoi mercati più importanti.
Dal 2012 vengono aperte filiali in tutta Europa, in Australia, in America e in Cina dove Bertazzoni ha aperto una nuova filiale commerciale nel settembre 2021.
Oggi Valentina Bertazzoni, architetto, Direttore Stile e Comunicazione e sesta generazione, sottolinea la natura di esportatori del brand che realizza oltre il 90% del proprio fatturato all’estero ed è uno dei riferimenti mondiali della produzione di elettrodomestici di alta gamma con i suoi marchi Bertazzoni e La Germania, esportati in più di 60 paesi.
Malgrado gli altissimi numeri i valori sono rimasti quelli familiari e il concept è incredibilmente tailor-made, cioè pensato per rispondere alle richieste di un pubblico esigentissimo in maniera mirata e unica, come spiega Nicola Bertazzoni, ingegnere e Direttore Generale, che spiega come le collezioni di elettrodomestici siano tutte coordinate fra di loro e divise in 4 serie estetiche, icone del marchio che hanno anche l’obiettivo di inserirsi negli stili di cucina di riferimento: Professional, Modern, Master ed Heritage Series.
Oggi tutto è ancora lì dove ebbe inizio, a Guastalla, dove la sede storica ha assunto il nome di “Casa Bertazzoni” ed è il luogo dove tutto accade. Qui ci sono gli uffici e gli stabilimenti con oltre 250 dipendenti e una produzione di circa 200.000 pezzi all’anno che utilizza avanzate, mutuate dall’industria automobilistica. Qui è stato eretto un immenso spazio espositivo con percorso storico-esperienziale e un padiglione per eventi e cooking show.
Inutile dire che Bertazzoni ha ricevuto numerosi riconoscimenti nel corso della sua storia, sia per l’alta tecnologia e il design dei suoi prodotti, sia per la solida realtà aziendale.
Il significato più vero di questo anniversario è però racchiuso nelle parole di Paolo Bertazzoni, CEO di Bertazzoni, quinta generazione e papà di Nicola e Valentina:
“Celebrare i 140 anni di attività ha un significato particolare: un nuovo punto di partenza per affrontare le sfide che ci riserva il futuro. Siamo nati e cresciuti in un territorio ricco di cultura e creatività, noto in tutto il mondo per la tradizione ingegneristica d’avanguardia e il patrimonio culinario. I nostri prodotti e la nostra storia di successo sono figli di queste eccellenze e della convinzione che la nostra autentica missione sia quella di rendere le persone più felici, realizzando elettrodomestici che si adattino alla perfezione alle loro vite e che portino loro gioia, a partire dal cuore della casa: la cucina”.
