Incontro tra gli operatori sanitari e gli ingegneri per condividere il percorso di progettazione
I lavori di ristrutturazione dell’ospedale di Velletri entrano finalmente nella fase operativa di progettazione. Nella mattina del 19 ottobre, presso l’ospedale di Velletri, si è svolto un incontro di confronto tra gli operatori sanitari e una delegazione composta dalla direzione sanitaria della ASL Roma 6, il Sindaco di Velletri e i rappresentanti della Regione Lazio.
La finalità è stata quella di dare concretezza alla fase di progettazione che è stata avviata con la deliberazione della stessa ASL Roma 6 lo scorso 11 agosto 2022 con la quale è stato affidato al raggruppamento temporaneo d’impresa (RTI) Valle progettazioni Srl, vincitore del bando, l’esecuzione del progetto.
Le parole del direttore generale Camponi sono subito chiare e si riferiscono alla necessità di dare delle risposte concrete sulla base di un finanziamento che proviene dal passato avviando un processo di rinnovamento dell’ospedale dei Velletri condiviso e necessario.
Per il direttore generale l’incontro è stato pensato nella logica della massima condivisione del lavoro e che questo può avvenire solo con l’ascolto di chi conosce bene la struttura. I progettisti saranno attenti alle indicazioni e anzi apriranno un punto di lavoro direttamente all’interno dell’ospedale proprio per dare continuità a un metodo che è ritenuto portante per il buon successo dell’intervento.
La discussione ha fatto emergere le principali questioni che da sempre interessano l’ospedale di Velletri pensato e realizzato quando la città era differente da oggi e con alcune limitazioni che dovranno essere necessariamente risolte a partire dalla viabilità e dall’accesso.
È stato lo stesso sindaco Orlando Pocci a tracciare il perimetro entro il quale il progetto potrà essere realizzato, il primo è fondamentale aspetto da tenere in considerazione, per il Sindaco, è quello di far coincidere i lavori con la funzionalità dell’ospedale. Una scelta progettuale complessa che va ricercata con ogni e qualunque idea atta a soddisfarla. L’ipotesi principale è quella di riorganizzare l’intero complesso con delle demolizioni e ricostruzioni, attività che pare possibile come ha confermato stesso direttore Camponi che ha avviato un’interlocuzione con la Regione.
Puntuali e attente sono state le osservazioni che il direttore sanitario dell’ospedale di Velletri Ferrante che aveva raccolto grazie a un capillare e paziente lavoro di ascolto che nelle settimane scorse aveva preceduto questo incontro. Ferrante ha gettato lo sguardo anche oltre i lavori che dovranno essere realizzati nell’ottica della qualità del servizio ma anche dell’ottenimento di quelle certificazioni necessarie a dare una nuova anima all’ospedale che deve essere inquadrato nel più ampio contesto della riorganizzazione della sanità territoriale.
Presenti tutti i primari che hanno condiviso le analisi effettuate molte delle quali frutto dell’esperienza decennale di alcuni di loro che da sempre chiedono interventi significativi per dare vita al nuovo ospedale più in linea alle domande degli utenti che chiedono qualità.
Ricordiamo che l’impegno economico è di oltre 27 milioni di euro, in gran parte dedicati alla riqualificazione ma anche per il rinnovo delle attrezzature e dei materiali per un valore di circa 2 milioni di euro.
Pocci ha seguito attivamente il dibattito, forte della continua interlocuzione con la direzione sanitaria e ha raccolto positivamente l’anticipazione del direttore Camponi sulla possibilità di modificare la struttura dell’edificio poiché in questo modo sarà possibile ridurre al massimo i disagi per gli utenti. Il Sindaco ha evidenziato come la strategia di ricostruire parti intere del nuovo ospedale sulle aree disponibili consentirebbe anche un notevole risparmio economico.
Suggestiva la possibilità di integrare il nuovo ospedale anche con il verde pubblico della Villa Comunale nella prospettiva di offrire agli utenti servizi innovativi che pongono il benessere della persona davanti alla malattia, un cambio di paradigma verso il quale sta convergendo l’offerta sanitaria moderna e che il nuovo ospedale di Velletri vuole interpretare con protagonismo.
Restano alcuni ostacoli da superare, è sempre il sindaco Orlando Pocci ad evidenziarli, come quello della stabilità idrogeologica dell’area, che resta da verificare con indagini adeguate, sia uno nodo impegnativo da risolvere quanto prima.
Tuttavia, il Sindaco ha ribattuto più volte come sia necessario andare avanti, bene ma speditamente, non si può perdere tempo poiché questo finanziamento è l’ultima vera possibilità di rinnovare l’ospedale. Pocci è consapevole che i frutti di questo lavoro arriveranno tra qualche anno ma è determinato ad avviare il progetto e a farlo con la mente libera da qualunque condizionamento e per questo chiede il contributo di tutti.
Un contributo che proviene dalla Regione Lazio come ha detto il consigliere regionale Daniele Ognibene, indubbio protagonista che ha ricordato in quale contesto è nata l’idea di investire così tante risorse su Velletri: in piena pandemia quando vi era la massima concentrazione sulla gestione dell’emergenza. Ognibene sgombera il terreno da ogni equivoco sulla “competizione” tra l’ospedale di Velletri e l’Ospedale dei Castelli, un problema che non esiste e anzi il progetto aumenterà la collaborazione, in modo complementare, tra le due strutture. Un ragionamento di sistema, quello articolato da Ognibene, che ha stigmatizzato le urla dei social e messo in evidenza il lavoro attento e quotidiano della direzione della ASL e dell’amministrazione per arrivare a questo risultato.
Il presidente della commissione sanità Rodolfo Lena ha elencato alcuni dati pragmatici sulla qualità delle risorse impegnate per Velletri e fornito anche buone notizie sulle risorse del PNRR che premiano la Regione Lazio prima, tra le regioni italiane, a ottenere i fondi grazie buon lavoro fatto in questi anni.