L’amore per la scrittura è stata la conseguenza della passione per il collezionismo in quanto nel raccogliere e studiare le stampe prima di Velletri, poi della Campagna, Briganti, D’Annunzio e Viaggiatori del Grand Tour di volta in volta si è reso conto che quei quadri messi assieme non erano una scontata somma di soggetti ma un unicum che andava riunito in un catalogo e, spesso e volentieri, anche in una mostra; e così sono nate tante monografie come “denunciano”, per usare un termine a lui professionale, le copertine dei vari volumi i quali non sono altro che il frutto di quelli che ha letto.