Ariccia, Genzano, Rocca di Papa, Zagarolo e Anguillara Sabazia hanno il loro sindaco
In concomitanza con il voto referendario, i cittadini dei comuni di Albano Laziale, Zagarolo, Ariccia, Genzano di Roma, Rocca di Papa e Anguillara Sabazia, sono stati chiamati alle urne per eleggere il loro primo cittadino senza esito al primo turno. Le modalità sono note: un maggioritario con la possibilità di un ballottaggio qualora nessun candidato raggiunga il 50% più uno dei voti. Il 4 ottobre 67 comuni e 9 capoluoghi sono, così, tornati a votare per scegliere, tramite il ballottaggio, il loro primo cittadino. Tra questi anche Ariccia, Genzano di Roma, Rocca di Papa e Zagarolo.
ARICCIA
Una sfida elettorale che ha visto opporsi Gianluca Staccoli ed Emilio Cianfanelli. Il primo, candidato del centrodestra, ha ottenuto, inizialmente, circa il 39% delle preferenze, seguito dal candidato sostenuto dalla sinistra e da due liste civiche al 20%. Cianfanelli puntava al suo quinto mandato come sindaco di Ariccia, dopo aver ricoperto la carica per la prima volta nel 1993 e riconfermato nel 1997, per poi essere rieletto anche nel 2006 e nel 2011. L’esito che attendeva i cittadini di Ariccia non era così scontato: il centrosinistra si è presentato diviso con Emilio Tomasi sostenuto dal PD e da due civiche raggiungendo il 16.28 dei consensi. Importanti i risultati di Enrico Indiati e di Giorgia La Leggia, sorretti da liste civiche, che hanno raggiunto rispettivamente il 13,39% e il 7.8%. Non all’altezza delle aspettative il risultato del Movimento 5 Stelle che si è fermato al solo 3,45% dei consensi riportati dal candidato Emanuele Imperioli. Il secondo voto, del 4 ottobre, ha visto Staccoli vincere con il 59,50 per cento sul suo competitor Cianfanelli che ha conquistato il 40,5 delle preferenze. Ora, il neo sindaco si insedierà dopo al posto del compianto Roberto Di Felice, eletto nel 2016 e venuto a mancare all’età di 61 anni lo scorso febbraio. L’affluenza della seconda tornata elettorale è scemata dal 66,59% al 49,76%. Staccoli è un imprenditore piuttosto conosciuto ai Castelli Romani e in questi 5 anni dovrà cercare di realizzare il suo programma che mira alla riqualificazione del territorio tramite la valorizzazione del patrimonio culturale e una nuova gestione della viabilità e del decoro urbano. Per quanto riguarda l’ambiente, Staccoli punta ad un piano di riqualificazione energetica e ad un incremento delle aree verdi, oltre a piani di sviluppo sul fronte lavorativo a favore delle aziende.
GENZANO DI ROMA
Dopo i dissidi interni al Movimento 5 Stelle che hanno portato alla sfiducia del giovane sindaco Daniele Lorenzon, Genzano di Roma torna alle urne che non hanno registrato, però, un vincitore al primo turno. Il candidato di centro sinistra Carlo Zoccolotti, sostenuto dal Pd e da altre 4 liste civiche, aveva ottenuto il 35,56% dei voti contro il candidato del centrodestra Piergiuseppe Rosatelli che si era fermato al 27,59% dei consensi. FDI e Lega hanno scelto il nome di Rosatelli quando già tutti davano per scontata la candidatura a primo cittadino di Michele Savini, consigliere uscente. Forte delle sue liste civiche centriste, Flavio Gabbarini aveva ottenuto il 15,86%, comunque non sufficiente per la sua rielezione a sindaco. Grande risultato per il Partito Comunista rappresentato da Roberto Borri (4,10%), al contrario del Movimento 5 Stelle che ha pagato l’esito della passata amministrazione, attestandosi al 5,89%. Il ballottaggio ha sancito la vittoria di Carlo Zoccolotti che ha ringraziato i suoi sostenitori tramite un messaggio rilasciato su Facebook. Un 57,33 per cento per Zoccolotti che relega al 42,67 per cento il candidato di centrodestra Rosatelli. Nel programma elettorale, Zoccoletti ha posto particolare attenzione ai temi ambientali e dello sviluppo sostenibile. Tanto che durante il suo comizio di chiusura della campagna elettorale aveva sottolineato di voler investire in “strade, marciapiedi ed illuminazione. Non a caso abbiamo iniziato la nostra campagna elettorale partendo dalla stazione di San Gennaro che vogliamo riqualificare”.
ROCCA DI PAPA
La reggente Veronica Cimino, che ha guidato il comune dopo la morte del Sindaco Emanuele Crestini, ha ottenuto il 27,46% dei voti garantendosi una buona posizione per il ballottaggio, dove si è scontrata con il candidato del centrodestra Massimiliano Calcagni, anche lui, forte del 35,85% dei consensi. Dietro di loro, la civica Elisa Pucci che ottiene il 19,34%, il candidato di centrosinistra Andrea Croce con il 19,03%, Marco D’Antoni del Movimento 5 Stelle fermo al 4,8% dei voti ed Enrico Fondi con 4,14%. Il ballottaggio del 4 ottobre ha deciso per la continuità: Veronica Cimino è il nuovo sindaco. La candidata ha ottenuto il 51,84%, superando Massimiliano Calcagni, avversario di centrodestra e rimasto al 48,16. Scarto minimo: intorno a 200 voti. L’affluenza alle urne ha registrato un calo vistoso: dal 47,13% al 35,08%. Il peggiore della Regione Lazio. La Cimino, che nella sua vita si è occupata di ristrutturazioni, non vede alla politica come ad una professione. Il suo programma pone al centro del progetto quinquennale i giovani che devono essere maggiormente coinvolti. Particolare attenzione sarà rivolta al rilancio del turismo e al rinnovamento dell’intera macchina amministrativa comunale.
ZAGAROLO
Anche Zagarolo ha dovuto attendere la prima settimana di ottobre per conoscere il suo nuovo sindaco. La cittadina a guida progressista da un quarto di secolo aveva espresso il suo parere nella prima tornata elettorale: Emanuela Panzironi, vicesindaco in carica, aveva ottenuto il 49,20% distanziandosi di molto dal suo competitor Marco Bonini che si era fermato al 25,24%. Dietro di loro Giovanni Luciani con il 14,12%, Giacomo Vernini con il 7,43% e Marco Riccardi con il 4,01%. L’esito del ballottaggio del 4 ottobre è stato netto ed ha portato all’affermazione di Emanuela Panzironi, con oltre il 60% dei consensi contro lo sfidante in quota centrodestra, Marco Bonini.
ANGUILLARA SABAZIA
Una sfida piuttosto combattuto aveva costretto il comune a dirigersi verso il ballottaggio. Alle elezioni di fine settembre, Anguillara Sabazia è arrivata dopo diverse vicissitudini nella giunta targata Movimento Cinque Stelle. L’ex sindaco, Sabrina Anselmo, era caduta nel febbraio scorso dopo la fuoriuscita di nove consiglieri comunali, in massa. Brutta figura che ha portato il Movimento a non ripresentarsi alle elezioni che, in un primo momento, avevano attestato tutti i contendenti su percentuali simili: Pizzigallo, sostenuto dall’intero centrodestra, aveva raggiunto il 35% di preferenze, superando di cinque punti l’avversario del Partito Democratico Cardone, arrivato al 29,8%. Mentre il terzo classificato, Francesco Falconi, sostenuto dalla propria lista civica aveva ottenuto il 22,6%. Le urne del 4 ottobre hanno portato sullo scranno più alto del comune, Pizzigallo, avvocato e già funzionario amministrativo nella Regione Lazio.