“Moretta di nome e di fatto” è la frase che la perseguita da quando è bambina. Un cognome che le ha permesso di scatenare la fantasia: fin da piccola si è sempre immaginata con un cesto di more in testa, come una moderna, e certamente più dolce, Medusa. Oggi, a smuovere la sua immaginazione, ci sono sport, libri, fotografia e la voglia di creare racconti. È giornalista, si occupa di relazioni esterne per una organizzazione umanitaria ed è autrice di testi per riviste, professionisti di arte e arteterapia, enti amministrativi e politici.